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L’ANPS festeggia i novanta anni del socio Emanuele Caruso
Non c’è niente da fare la divisa ti resta attaccata addosso, anche se l’inesorabile trascorrere del tempo, per forza di cose, allontana di giorno in giorno gli anni trascorsi al servizio dello Stato e della Patria. Ma la Polizia, oltre a garantire la sicurezza dei cittadini, è anche e soprattutto una grande famiglia che non lascia mai soli i propri membri. È per questo motivo che i vertici provinciali dell’ANPS, l’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, si sono recati senza tentennamenti in casa di Emanuele Caruso, socio della compagine, che proprio oggi ha festeggiato il traguardo delle novanta primavere nella sua contrada Piretto di Lattarico insieme alla moglie Eva Donato, i figli Eugenio e Diego, le nuore Iva Calabria e Ada Casalvino, i nipoti Eva, Fabiola, Simona, Emanuele, Danilo e Matteo.
Alla celebrazione del decano dell’ANPS cosentina, ha partecipato il direttivo provinciale al gran completo: c’erano infatti il Presidente Francesco Antonio Greco, il suo vice Natale De Urso, il segretario Giuseppe Papasidero e i consiglieri Angelo Cosentino, Damiano Vigna e Salvatore Porco oltre al sempre presente cappellano della Questura Don Pier Maria Del Vecchio. Il Presidente della sezione Bruzia dell’Associazione, durante il suo discorso augurale, ha portato gli auguri e un simbolico abbraccio del Questore Luigi Liguori e i saluti di tutti i poliziotti e i soci dell’Anps della provincia. A seguire ha poi preso la parola Emilio Verrengia, dirigente nazionale dell’ANPS che ha consegnato una targa ricordo della Presidenza Nazionale. I sobri festeggiamenti si sono svolti all’insegna della convivialità e dell’unione tra uomini di diverse generazioni legati indissolubilmente da quella prestigiosa divisa.